Pagina:Lettere e testimonianze dei ferrovieri caduti per la patria, 1921.djvu/74

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TRONCI Giuseppe, A. Applicato del 7° Reparto Approvvigionamenti, Capotai Maggiore 83 0 Fanteria jt jt In guerra dall’Aprile ’15. Era un gigante taciturno e buono, stato scelto per i corazzieri. Andò, invece, in Fanteria e per tre anni, soldato di prima linea, nulla o quasi nulla seppero della sua condotta i genitori e gli amici. Al posto di tanti che raccontavano quel che non avevano fatto, il Tronci faceva quello che non raccontava. L’11 Luglio ’18 a Malga Zugna, mentre scherzava col suo Capitano sulla agognatissima licenza, una granata lo colpiva mortalmente alla testa. Aveva lasciato a casa un diario della sua vita militare, ma coll’impegno alla mamma di distruggere anche quello. E la mamma, fedele, adempì la consegna. Sola resta a testimoniare di lui la proposta per la Croce di guerra fatta dal suo Capitano: 7 Maggio ’18. «Il Caporal Maggiore Tronci Giuseppe ha preso parte a tutta la campagna dal 23 Maggio ’15. Si distinse in tutti i combattimenti cui prese parte il Reggimento e specialmente in quelli del Carbonile, S. Osvaldo, Novaledo, Civaron, Prima Lunetta e sulla Bainsizza, dando continue prove di ardimento e di coraggio, tanto da acquistarsi la fiducia e la stima dei superiori. Lo si propone per la Croce al merito di guerra con- la seguente motivazione: «Durante tre anni di campagna ha tenuto condotta esemplare in trincea ed in combattimento, dimostrando attività e coraggio, specialmente nei momenti diffìcili e nei fatti d’arme cui prese parte il Reggimento».