Pagina:Lettere e testimonianze dei ferrovieri caduti per la patria, 1921.djvu/75

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bò VANNUCCINI Dott. Tito, Applicato del Servizio Materiale e Trazione, Sottotenente 21° Fanteria jt Raccogliamo la testimonianza del padre. «Il mio povero figlio Tito, sebbene nel ’15 si fosse arruolato volontario, fu, pochi mesi dopo, richiamato come milite della classe 1886 ed assegnato l’anno dopo al 21° Fanteria col grado di Sottotenente. Partì per il fronte nel Luglio del ’16. Dopo soli quattro mesi, senza aver preso parte a nessun combattimento, fh ucciso dalla scheggia di una granata austriaca. Nelle sue lettere e cartoline, sempre affettuose per i suoi cari, non ebbe mai occasione particolare d’esprimere i sentimenti patriottici che certo nutriva nell’animo suo. Fece sempre modestamente, ma con intelligenza e patriottico zelo, il suo dovere e morì rassegnato come un martire dopo cinque ore di sofferènze atroci. Fu questo il suo olocausto per la Patria che onora la nostra famiglia. E ciò basta». ZAMBRIN1 Alfredo, Applicato dell’Ufficio Ragioneria, Sottotenente 2il° Fanteria jt Caduto in combattimento sul S. Michele, l’11 Agosto ’16, dopo soli 25 giorni di fronte. 15 Luglio ’i6. «La nostra partenza è prossima. Per dove, non sappiamo. Si dice che alla nostra Divisione (43*) sarà riservata un’azione in un punto tale, che, se riuscirà, passeremo alla