Pagina:Lettere sulla Alceste seconda (Bettoni 1808).djvu/18

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16 lettera seconda

una composizione poetica. Credete voi che il vostro articolo magnificamente ristampato da Bodoni o da Didot fosse per acquistare maggior interesse, e che fosse per accrescersi neppur di un grano il peso delle vostre critiche osservazioni? Meno ancora intendo come la magnificenza tipografica smentir possa quel tal mistero. Oh questo sì, che è veramente un mistero, signor Guill...., nè so, se mente umana giungerà a comprenderlo.

Voi ben vedete, mia gentile amica, che riscaldato nella mia difesa, mi figurava quasi di parlare coi signor Guill.... ed obbligava voi, qual giudice, a pazientemente ascoltarmi. Ecco compita la mia parte di accusato. Vi assicuro che l’aver troppa ragione scemò in me il piacere della difesa. Ma i miei doveri non sono terminati. Il signor Guill.... citò al suo tribunale non me soltanto, picciola creatura, ed artista nascente, ma per opporre de’ contrasti a guisa de’ pittori, mi obbligò a presentarmi al suo cospetto porgendo la mano all’immortale Alfieri. E siccome sapeva che il prodigio di Alceste non è probabile che in questi tempi si ripeta a