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LETTERA SESTA
Abbastanza vi ho detto, e troppo forse, mia buona amica, sulle censure del critico patavino, a cui piacque ripetere quelle del signor Guill... di meno recente data. Omettendo ciò che mi riguarda, rimangono per modo tenui le osservazioni sull’Alceste e sono esse talmente destitute di base, che dir potrebbesi, ammettendo la competenza de’ censori, essere quella una delle più perfette composizioni che l’arte tragica ci offra, giacchè non vi si è trovato quasi difetto. D’altra parte sono così parchi di lodi i censori, che da taluno forse sospettar si potrebbe essere quel postumo componimento tragico d’Alfieri l’infima e la meno pregevole fra