Pagina:Lettere sulla Alceste seconda (Bettoni 1808).djvu/66

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64 lettera sesta

netra di profonda mestizia, non senza far balenare qualche raggio di speranza. Rapidissima corre ed oltre modo interessante l’azione in questo primo atto. Nel secondo si presenta Adméto, e dalla voce stessa d’Alceste riceve la nuova fatale ch’egli sta per perderla. Nell’atto terzo Alceste moribonda conforta il suo Adméto più di lei infelice. Chi può trattenere le lagrime a quella scena, di virtù, di fermezza, di eroismo? La separazione di Alceste da Adméto, i due gruppi, che ci presenta l’ultima scena dell’atto terzo, le matrone che assistono Alceste moribonda da una parte, dall’altra il Coro che circonda Adméto disperato, tutto ciò forma una situazione che non può essere suggerita che dal genio. Il profondo silenzio dei protagonisti, unico linguaggio del dolore estremo, viene soltanto interrotto dai mesti canti del Coro, fino all’atto quarto, in cui giunge non aspettato il generoso figlio d’Alcmena. Questo eroe fa scintillare un raggio di lontana, ma pur lusinghiera speranza, e ci toglie da quel profondo duolo, in cui ci avevano lasciati gli ultimi accenti d’Alceste, e le smanie dell’in-