Pagina:Lettere sulla Alceste seconda (Bettoni 1808).djvu/84

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note 82

prescelta, ed il tuo cuore avrebbe approvata questa preferenza.

Non vivono però meno le altre produzioni del tuo ingegno nello spirito de’ tuoi concittadini, nè sono estinte le scintille che fra noi eccitasti. Esse stanno raccolte nel petto di quegli Italiani veri che portano indelebilmente scolpita nel cuore l’impronta nazionale. Credilo alla voce di duolo profondo che si fece sentire in ogni parte di questa patria nostra, allorché la fama ci recò il tristissimo annunzio, che tu non eri più.

Ma no, non sei tu fra gli estinti, chè non muor mai chi vive nella memoria de’ suoi concittadini, e della posterità.

Nuovo Ercole, mentre per te Alceste rivive, ad essa unito già siedi nel tempio sacro alla gloria.

Io ti saluto Genio immortale d’Alfieri.




Avvertimento che trovasi alla fine dell’Alceste.

nota dell’editore


Nel Volume primo dell’edizione che porta la data di Londra 1804 delle Opere postume di