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LEZIONE DECIMA

Da poi che il Poeta ha narrato quel che gli avvenne nella selva, e come egli per uscirne mosse ultimamente i passi seguitando Virgilio, egli pon fine al primo capitolo di questa cantica. E volendo dipoi dar principio al secondo, nel quale ei racconta i ragionamenti ch’egli ebbe con Virgilio in quel tanto ch’ei penarono ad arrivare a la caverna, al fine della quale ei trovaron la porta dell’Inferno, lo incomincia da la descrizione de la ora dicendo:

Lo giorno se ne andava, e l'aer bruno
Toglieva gli animai, che sono in terra,
Da le fatiche loro.

Dove non mi pare, avanti che noi andiamo più oltre, da lasciar di considerare, ch’egli è gran disputa infra gli espositori (volendo eglino che Dante abbia divisa questa sua prima cantica, e così ancor l’altre due, secondo il costume de’ buoni poeti, in Preposizione, Invocazione e Narrazione) ove finisca la Preposizione, e ove incominci la Narrazione; non si dubitando della Invocazione, per esser manifestissimo ch’ella è poco di sotto, dove ei dice:

O Muse, o alto ingegno, or mi aiutate.

Imperò che gli antichi, e particolarmente il figliuolo e il nipote del Poeta dicono (non avendo per inconveniente, che la invocazione sia nel mezzo) che questi due primi capitoli servono