Pagina:Letturecommediagelli.djvu/205

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nutrito esso Imperio, e per essere oltre a di questo stata stabilita, come séguita il testo, per lo loco santo:

U' siede il successor del maggior Piero;

cioè per il luogo ove avesse a stare la cattedra di Piero Apostolo, chiamato da ’l Poeta il maggiore, per antonomasia ed eccellenza di santità, rispetto a gli altri successori suoi. Il quale luogo, a voler saper perchè il Poeta lo chiami santo, fa di mestieri considerare che questa tal voce deriva nella lingua latina (donde ella è di poi trapassata nella nostra) da un sancio verbo, il quale significa consacrare con sangue; tratto da ’l modo con il quale si consacravano anticamente ne’ sacrificii, col sangue degli animali, quelle cose le quali avevano a servire al culto degli Dei; onde erre eran dipoi chiamate sante. A similitudine delle quali chiamano ancor sante i sacerdoti nostri le cose deputate al servizio divino, e particularmente i templi e le chiese; e per questa cagione chiamavano ncor poi i latini, quando eglino approvavano una legge con pena di sangue, sancire leges. Oltre a la quale opinione sono stati alcuni altri, i quali hanno detto che santo significa munito e difeso da le ingiurie e da le violenze degli uomini, e ch’ei deriva da una erba chiamata sagmina, con la quale avevano in uso i Romani di coronare i loro oratori, acciò che ei fossero riguardati e onorati, come persone pubbliche e approvate; onde chi offendeva e disonorava dipoi quegli, offendeva e disonorava il nome Romano. Il quale costume usarono ancor prima di loro i Greci, ma con un’altra erba, chiamata cerazia. Per le quali tutte a tre significazioni, chiama la religion nostra quegli spiriti beati, i quali hanno dimostrato qualche manifesto segno di esser del numero de’ veri amici di Dio, santi. Al che fare la ha inluminata la dottrina di Giovanni Evangelista, il quale volendo descrivere nel suo Apocalisse lo stato di essi eletti dice, da poi ch’egli ha narrato come eglino erano stati segnati in fronte da l’Angelo: questi son quegli i quali lavarono le stole loro nel sangue dello agnello (che è il primo significato); laonde ei son sicuri da ogni violenza e da ogni forza, nè cadrà più sopra di loro fame, sete o alterazione alcuna (che è il secondo);