Pagina:Letturecommediagelli.djvu/204

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male, cioè Dio ottimo e grandissimo, sommo e perfetto bene, fu liberale e cortese in concedere tal grazia a Enea, egli lo fece per il grande e maraviglioso effetto, il quale egli aveva ab eterno predestinato che dovesse nascere di lui. E questo fu lo Imperio Romano, il quale aveva per la potenza e grandezza sua a comandare per alcun tempo a tutto il mondo. E la cagione di tal cosa è assegnata da ’l Poeta medesimo nella terza parte del suo Convivio. Dove, ragionando egli della grandezza di esso Imperio, dice così:"Volendo la smisurabile bontà divina l’umana natura a sè riconfermare, che per la prevaricazione del primo uomo da Dio era partita, eletto fu in quello altissimo e congiuntissimo concistoro della Trinità, che il figliuolo di Dio in terra discendesse a fare questa concordia. E però che nella sua venuta, non solamente il cielo, ma la terra conveniva essere in ottima disposizione; e la ottima disposizione della terra sia quando ella è monarchia, cioè tutta a un principe; ordinato fu per lo divino provvedimento quel popolo e quella città, che ciò doveva adempire, cioè la gloriosa Roma. E perchè anche lo albergo, dove il celestiale Re entrare doveva, conveniva esser mondissimo e purissimo, ordinata fu una progenie santissima, della quale dopo molti meriti nascesse una femmina, ottima di tutte l’altre, la quale fusse camera del figliuolo di Dio. E questa progenie fu quella di Davit, del quale nascesse la baldanza e lo onore della umana generazione, cioè Maria. E tutto questo fu in un temporale, che Davit nacque, e nacque Roma; cioè Enea venne di Troia in Italia, che fu origine della città Romana, sotto l’imperio della quale, come testimonia Luca Evangelista, fu dipoi al tempo di Cesar Augusto pace universale per tutto, che mai più non nè fia". E queste son le parole propiedel Poeta in quel luogo; per il che egli dice ancora qui, ch’ei non fu cosa disconveniente che Dio concedesse a Enea tal grazia, dovendo egli esser padre dell’ alma Roma, cioè eccelsa e alta, secondo il Boccaccio e Francesco Buti; o veramente (secondo il Landino) nutritiva, come significa propiamente questa voce alma nella lingua latina, per aver Roma primieramente creato, e dipoi grandissimo tempo