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66 LEZIONI

difficilissimamente, non dico la configurazione di tutta la terra, ma la delineazione della piccolissima Italia.

Mi sovviene d’aver sentito dire da un grand’ingegno, che l’onnipotenza di Dio, compose una volta due Volumi. In uno Dixit, et facta sunt, e questo fu l’Universo. Nell’altro Dixit, et scripta sunt, e questa fu la Scrittura. Che per legger la Bibbia sieno giovevoli le Mattematiche, già sentiste l’opinione di Sant’Agostino, e d’altri Padri. Che per leggere il gran Volume dell’Universo [cioè quel libro, ne i fogli del quale dovrebbe studiarsi la vera filosofia scritta da Dio] sieno necessarie le Mattematiche, quegli se n’accorgerà, il quale con pensieri magnanimi, aspirerà alla gran scienza delle parti integranti, e de i membri massimi di questo gran corpo, che si chiama Mondo. Quando alcuno desiderasse di saper le distanze de’ Pianeti, e delle Stelle, sì fra di loro, come ancora in paragon della terra; quando altri ricercasse le proporzioni delle loro grandezze, ovvero i tempi precisi de’ lor periodici movimenti; se alcuno desiderasse conoscer da se stesso l’ampiezza di questa palla terrena, che giornalmente calpestiamo; se chiedesse onde proceda la varietà delle stagioni; qual sia la causa dell’inuguagliauza de’ giorni, la quale in tanti modi si diversifica secondo le varie obbliquità della sfera.

Quid tantum oceano properent se tingere soles
Hiberni; vel quae tarda mora noctibus obstet.

Quando investigasse le precessioni delli Equinozi, i termini degli Eclissi, la trepidazione del firmamento, e cose simili; certo s’accorgerebbe, che l’unico Alfabeto, e i soli caratteri con i quali si legge il gran manoscritto della filosofia Divina nel libro dell’Universo, non sono altro, che quelle misere figure, che vedete ne’ Geometrici elementi.

Qual concetto formereste voi Signori Uditori, della ricchezza d’un Mercante, se vedeste, che i gran Principi, e i Potentati della terra, applicassero tutto l’ingegno proprio, e tutte le forze de’ sudditi, non per impadronirsi della preziosa drapperia di esso, ma solo per conquistarsi qualche minuto frammento di quel braccio, col quale egli misura la ricca suppellettile delle sue mercanzie? Qual concetto dico formereste Uditori, d’un Mercante di questa sorta? Felici voi anime


gran-