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124 CAPITOLO VI - §38

Questa osservazione rende intuitivo il teorema che dobbiamo ora esporre.

Si dice che una funzione reale è crescente, se essa cresce al crescere della , o più precisamente, se, indicati con due punti qualsiasi del gruppo G ove la è definita tali che , si ha .

La y si dice decrescente, se invece dalla segue , ossia se la y decresce al crescere della (come p. ed., avviene se y è inversamente proporzionale ad .

La si dice non crescente, oppure non decrescente se dalla , segue , oppure .

Se una funzione non è crescente, o non è decrescente in un dato gruppo G di punti, si dice che la funzione varia sempre nello stesso verso (senso) nel gruppo G.

Teor. Se f(x) è una funzione definita nel gruppo G, che varia sempre nello steso verso e se in ogni intorno (p. es. sinistro) del punto xa esistono punti di G distinti da a, esiste il f(x).

Supponiamo per fissar le idee che non sia decrescente a sinistra del punto a e che si voglia dimostrare l'esistenza del . noi dimostreremo che tale limite è precisamente il limite superiore L dei valori che f(x) assume, quando x assume i valori di G più piccoli (a sinistra) di a.

Distinguiamo due casi:

L è finito. Sia n un intero così grande che sia minore di un ε prefissato. Trai citati valori di ne esisterà almeno uno (p. es. quello assunto da nel punto ) che è uguale ad fino alla decimale (e ciò per la stessa definizione di limite superiore). I valori che y assume nei punti G dell'intervallo (c, a) non possono nè superare il limite superiore L, nè essere inferiori a (perchè y è per ipotesi funzione non decrescente).

Dunque tali valori (compresi tra ) dovranno pure coincidere con L fino alla decimale.

In altre parole nei punti di dell'intervallo vale la:

.


Per definizione di limite è dunque

.