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funzioni additive generali e integrali multipli 341

rema, che avevamo già dimostrato in casi particolati, usando però del linguaggio del calcolo differenziale (o calcolo delle derivate) (pag. 167):

Teor. 1°. Il volume del nostro cilindroide si ottiene integrando rapporto alla l'area della sezione fattavi con un piano .

E questo teorema si può estendere a solidi qualunque (decomponibili in cilindroidi).

Teor.. 2° Scelta una retta come asse delle , il volume di un tale solido è uguale all'integrale rispetto alla dell'area della sezione fatta con un piano .

Il precedente teor. 1° si può considerare come l'enunciato geometrico del teorema contenuto nella (1) del § 103, anche quando non sia sempre positivo, purchè si considerino come negativi i volumi delle porzioni di un solido poste al disotto del piano e le aree delle corrispondenti sezioni con un piano .


§ 105. — Dimostrazione rigorosa dei risultati precedenti.

Per dimostrare1, p. es., che

,

basta provare che il secondo membro è una funzione additiva di la cui derivata vale del secondo membro è esteso all'intervallo , o alla somma degli intervalli che su una retta (luogo dei putni aventi l'ascissa sono determinati da . E, se è somma di due campi parziali , e indichiamo con e gli intervalli determinati sulla da e da , sarà e quindi:

(1)   .

È da avvertire che può darsi benissimo che l'una o l'altra delle si annulli, cioè che non abbia intervalli interni

  1. Nel corso di questa dimostrazione faremo, come si vedrà, alcune ipotesi sul campo , e sul suo contorno, che sono del resto pochissimo restrittive in pratica. Appunto perciò alcune di essere sono enunciare soltanto a piè di pagina. Questo teorema vale del resto in casi estremamente più generali di quelli qui considerati.