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A cui non si può credere, non ha ragione1 di parlare; chè la fede delle parole gli è tolta, e ogni altorità2 di parlare.
Lo gittato fuori di diritta via, non puote reddire, se non per una altra via.
Non leggiermente si persuade a coloro che non vogliono.
Quello uomo è malvagio, che soffrire non puote.
Non credere a colui che gli tuoi doni corrompono.
La loda vecchia cade, se la nuova non la sostiene.
Ciascuno superbo si fae strabocchevole ne’ suoi fatti.
Lo savio considera lo fine, e lo stolto lo cominciamento.
Colui che non dà quello ch’ama, non riceve quello che disidera.
L'uno contrario fa conoscere l’altro.
marco varro.
Non è misero, se non colui che si crede essere.
Molti perdono loda, perciò che si lodano: propietà è dell’alto animo essere piano e tranquillo, e spregiare le ’ngiurie o l’offensioni.
Feminile cosa è contendere e litigare e mostrare l’ira sua in costumi.
Delle cose aperte volere argomentare, è somigliante mattezza, che volere crescere lume al sole.
Lunga prosperità non fa l’uomo bontadioso.
Chi isforza lo suo potere più che non può, vitupera e menoma quello che di prima può.
In ogni ordine, età e condizione e natura, temperanza
accatta, perciò che sanza quella neuno tiene modo, nè misura, nè stato.