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Pagina:Libro di sentenze, a cura di Giuseppe Manuzzi, Firenze, Tipografia del Vocabolario, 1863.djvu/24

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Grandissima cosa è in amistà, che ’l maggiore sia pari del minore.

L’amistà debba essere messa dinanzi a tutte l'umane cose.

Più sicura cosa è essere negligente verso gli buoni, che verso gli malvagi.

Lo signore non debba essere rinomato per la sua casa, ma la sua casa per lui.

Niuna cosa è migliore al signore, che essere amato.

Paura non guarda lungamente lo suo signore.

Niuna cosa, ch’è corrotta de’ vizii, può essere profittabile.

Io credo che sia bene quello che è Aritto e onesto con virtù.

L’uomo debba sempre eleggere la tramigliore via per vivere.

Neunà cosa fa più tenere signoria, che essere amato.

L’amistà non dura, se non fra’ buoni.

La grazia si conviene considerare secondo tutti i predicamenti.

Tutte l'altre cose sono cadevoli, ma virtù è ficcata molto in entro.

La virtù della temperanza è l'ornamento di tutta la vita.

Lussuria è sozzo peccato in tutti gli stati dell’uomo, ma maggiormente ne' vecchi.

Coloro lievano lo consiglio del mondo, che cessano l'amistà infra gli uomini.

Non è più amabile cosa che virtù, nè che tanto ci acconci ad amore.

Per tutto che virtù faccia l'uomo coraggioso nelle aspre cose, sì guarda ella più al bene oomune, che al suo proprio.

Perciò si debba ciascuno studiare di bene vivere e