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Pagina:Libro di sentenze, a cura di Giuseppe Manuzzi, Firenze, Tipografia del Vocabolario, 1863.djvu/25

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menare la vita sua con virtù; perchè virtù è in sua podestà, e tutte l'altre cose sono sottoposte alla virtù.

Gli malvagi si debbono cacciare fuora della comunanza, perchè non guastino gli altri; sì come si taglia all’uomo lo membro che infracida1 perchè non infracidi gli altri.

Vedere lo tuo amico e ricordarti di lui, è sì come vedere te medesimo in uno specchio.

Neuna cosa è di sì picciolo cuore, come d’amare ricchezze.

Di grande ingegno e di sottile è l'uomo.

Chi vuole avere gloria, faccia che egli sia tale come egli vuole parere.

Di grande ingegno e di sottile è l'uomo che con pensieri provede le cose che sono avvenire, e parasi anzi che avvengono.

Chi vuole pregio di giustizia, usilo negli suoi officii.

Lo grande patrimonio e redaggio che l'uomo hae dal suo padre, si è gloria di virtù che ha adoperare.

Non per forza o per velocità o per leggerezza di corpo le cose grandi si fanno, ma per consiglio d'altorità di scienza.

Più valsano gli filosofi co’ loro consigli nelle battaglie, che gli prencipi coll’armi.

Con ordinamento si cominci la battaglia, e sarà salute ove sono molti consigli.

La filosofia è uno coltivamento d’animo, la quale trae lungi infino alle radici, e monda e apparecchia gli animi, acciò che portino frutto.

Fortezza è appensato ricevimento degli pericoli.

Nulla è onesto, che sia sanza iustizia.

Da prendere sono le battaglie, perchè sanza ingiuria si viva in pace.

  1. Il T.P. ch'è fracido.