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perchè cosa vota di verità, non può lungamente durare.
Conviensi all'uomo cortese, in donare essere allegro, e ricevere non acerbo.
Lo buono uomo, non che fare, ma non ardirà di dire né pensare cosa che nolla possa predicare in palese.
Dire bugia non è mentire; che 'l mentire è dire contro alla sua mente.
L’amistà è da ’ntiponere a tutte V umane cose.
L’amistà è carità e benivolenza1 e conoscimento delle cose divine e umane.
L’amistà è di grande guardia, e malagevolmente2 si mantiene infino alla morte.
L’amistà debba essere per racconciare le virtù; e se la virtù viene meno, l’amistà non può durare.
Perciò non è iscusa di peccare per cagione dell’amico.
Gli amici sono da amare e da riprendere sovente, ma non con villania nè con motto aberbo.
Dobbiamci guardare di non cominciare ad amare troppo tosto, e di non amare coloro che non hanno cagione d’essere amati.
Lo giovane invano ispera, e invano si promette.
Quanto più savio è l’uomo, tanto muore più appagato.
Sì come lo folle e lo pigro non può avere niuno bene, cosi lo savio non può avere neuno male.
Ogni male che nasce, insino ch’è nuovo, leggiermente si cura; ma quando è invecchiato, non è agevole a racconciare.
Pegli desiderii perisce la maggior parte del corpo.
Si come alla misericordia è gravezza dell’altrui avversità, cosi alla ’nvidia è gravezza dell’altrui prosperità.
Natura di folli è guardare gli altrui vizii, e non ricordare
gli suoi, ovvero gli loro.