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Pagina:Libro di sentenze, a cura di Giuseppe Manuzzi, Firenze, Tipografia del Vocabolario, 1863.djvu/47

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Chi dà sentenza d’altrui, tosto udirà la sua.

Abbi amore e pace con molti, ma consigliere uno di mille.

Non è maggiore diletto, che quello del cuore.

Meglio è abitare in una terra diserta, che colla femina niquitosa.1

Fa’ tutte le cose con2 consiglio, e non te ne pentirai.

Dispregia queste cose, che risprendono di fuori, e rallegrati di te.

L’uomo savio ha prezioso spirito.

Meglio vale uno buono uomo, che cento malvagi.

Male alla terra che ha giovane Re; ma non fa forza s'egli è giovane di tempo e vecchio di sennò e di virtù.

Servo non debba essere signore, né avere signoria sopra a’ prenzi.

Lo malvagio è preso per le sue iniquità, e ciascuno e lieto, s'egli è punito de’ suoi peccati.

Gli tuoi occhi vadano dinanzi agli tuoi piedi, e lo tuo consiglio vada dinanzi alle tue opere.

Per tutte le tue possessioni procaccia sapienza, ch’è più preziosa che nullo tesoro.

Non credere già al tuo antico nimico, che per tutto ch’egli s’aumili, nol fa per amore, anzi per prendere quello che non poteva avere dinanzi.

Nelle orecchie del folle non dire parole; ch’egli dispregia lo insegnamento della tua parlatura.

Se 'l savio matteggia3 col folle, o ch’egli si crucci;4 o ch’egli rida, non troverà riposo; e lo folle non riceve lo detto del senno, se tu non dici quello che gli piaccia.

Le femine sanno celare quello ch’elle non sanno.

Quando tu vedi l'uomo ratto parlare, sappi che in lui è più follia che senno.

  1. Il T.P. nequitosa.
  2. Il T.P. cum.
  3. Il T.P. tenciona.
  4. Il T.P. curucci.