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142 malmantile racquistato

44.
E perchè quivi ancora avrà paura
Ch’io non vada a sturbargli il suo riposo,
Avrà sopr’ad un monte sepoltura
Che mai si vedde il più precipitoso,
Ed alto poi così fuor di misura,
Che non v’andrebbe il Bartoli1 ingegnoso;
Oltrechè innanzi ch’io vi possa giugnere,
Ci vuol del buono, e ci sarà da ugnere.
45.
Poichè una strada troverò nel piano,
Che veder non si può giammai la peggio;
Poi, giunta a piè del monte alpestre e strano,
Con due uncini arrampicar mi deggio,
Menando all’erta or l’una or l’altra mano
Come colui che nuota di spasseggio;
Ed anche andar con flemma e con giudizio
S’io non me ne vogl’ire in precipizio.
46.
Scosceso è il monte, in somma, e dirupato;
E ’l viaggio lunghissimo e diserto.
Così disse Cupido smascherato,
Dopo cioè ch’ei mi si fu scoperto;
Ond’io promessi di non dir mai fiato,
E che prima la morte avria sofferto,
Che trasgredir d’un punto in fatti o in detti
I suoi gusti, i suoi cenni, i suoi precetti.

  1. St. 44. Il Bartoli, Cosimo, fu un reputato ingegnere. (Nota transclusa da pagina 203)