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quarto cantare 143

47.
Nè tal cosa a persona avrei scoperta;
Ma perchè tuttavia la gente sciocca
Ridea del rospo e davami la berta,
Ed io che quand’ella mi viene in cocca
Non so tenere un cocomero all’erta,
Mi lasciai finalmente uscir di bocca
Che quel non era un rospo, ma in effetto
Un grazïoso e vago giovanetto.
48.
E che, se lo vedesson poi la notte
Quando in camera meco s’è serrato
E getta via la scorza delle botte,
Ch’un Sole proprio par pretto sputato,
Le male lingue forse starian chiotte
Che sì de’ fatti altrui si danno piato;
Perocchè non si può tirare un peto,
Che il comento non voglian fargli dreto.
49.
Le ciglia inarca e tien la bocca stretta
Chiunque da me tal maraviglia ascolta;
Ma quel che importa, a sordo non fu detta;
Chè Vener che ogni cosa avea ricolta,
Per veder s’ella è vera o barzelletta,
Poichè a dormire ognun se l’era colta,
Entra in camera e vien pian piano al letto,
E trova il tutto appunto come ho detto.