Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/263

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sesto cantare 219

77.
Ed ella, per offerta così magna,
Ringraziamenti fattigli a barella,
Dice ch’ormai sbrattar vuol la campagna.
E tornar a dar nuove a Bertinella.
Pluton le dà licenza, e l’accompagna
Fino alla porta, e lì se ne sgabella;
Ond’ella in Dite a un vetturin s’accosta,
Che la rimeni a casa per la posta.
78.
Il re, fatta con lei la dipartenza,
Al salon del Consiglio se ne torna;
Onde ciascuno alla real presenza
Alza il civile1, e abbassa giù le corna.
Salito alla sua sbieca residenza
Di stracci e ragni a drappelloni adorna,
Voltando in qua e in là l’occhio porcino,
Si spurga, e butta fuora un ciabattino2.
79.
Spiegar volendo poi quanto gli occorre,
Comincia il suo proemio in tal maniera:
Voi, che di sopra al Sole in queste forre
Cadesti meco all’aria oscura e nera,
Onde noi siam quaggiù ’n fondo di torre
«Gente, a cui si fa notte avanti sera;»
Voi, ch’in malizia, in ogni frode e inganno
«Siete i maestri di color che sanno;»

  1. St. 78. Il civile. Dice il civile per ironia, comecchè le natiche siano una parte del corpo piuttosto incivile e vergognosa. (Biscioni). (Nota transclusa da pagina 282)
  2. Ciabattino. Qui è ciò che si dice ancora Ostrica per la somiglianza alle ostriche di mare. (Biscioni.) (Nota transclusa da pagina 282)