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262 malmantile racquistato

59.
E se di compiacerla poi ricusi,
Dirà che tu buon cavalier non sia,
Mentre conforme all’obbligo non usi
Servitù colle dame e cortesia;
Ma lascia dire e tien gli orecchi chiusi,
Non ti piccar di ciò, sta’ pure al quia1;
Gracchi a sua posta; tu non le dar bere
Acciò non fugga, e poi ti stia il dovere2.
60.
Con questa, che sarà fatta a pennello
Come tu cerchi, leverai dal cuore
Ogni doglia ogni affanno al tuo fratello,
Ed io te n’entro già mallevadore;
Vientene dunque meco e sta’ in cervello,
Cammina piano, e fa’ poco romore;
Che se e’ ci sente a sorte o scuopre il cane
Non occor’altro, noi abbiam fatto il pane3.
61.
Zitti dunque, nessun parli o risponda;
Andiamo, ch’e’ s’ha a ir poco lontano.
Così va innanzi e l’altro lo seconda,
E il servitor gli segue anch’ei pian pìano;
Ma quel demonio che va sempre in ronda,
Gli sente e gli vuol vincer della mano4;
Perchè5 gli aspetta, e il vecchio ch’alla siepe
Vien primo, chiappa su come di’ pepe6.

  1. St. 59. Sta’ pure al quia. Sta’ sodo. (Nota transclusa da pagina 326)
  2. Ti sta il dovere diciamo a cui sia incolto un male meritato. (Nota transclusa da pagina 326)
  3. St. 60. Abbiam fatto ecc. Abbiam dato nel laccio. È finita per noi. (Nota transclusa da pagina 326)
  4. St. 61. Aver la mano, al giuoco, vale Essere il primo a tirare, il che spesso è vantaggio. (Nota transclusa da pagina 326)
  5. Perchè. Perciò. (Nota transclusa da pagina 326)
  6. Come di’ pepe. Colla massima facilità. Di’ sta in luogo di dir: l’ r, nel pronunziare rapidamente, sparisce. (Nota transclusa da pagina 326)