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vita di lorenzo lippi xxv

sia detto, oltr’a quanto si potrebbe dire in sua lode, e de’ suoi componimenti. Per un giocondissimo divertimento, e ricreazione, nell’ordinazione di cui non ischifò i concetti pure di chi tali cose scrive: aggiunsevi molti episodi col canto dell’Inferno: e finalmente in dodici cantari terminò il bel poema del Malmantile Racquistato, al quale volle fare gli argomenti per ogni Cantare il già nominato Antonio Malatesti.

L’allegoria del suo Poema fu, che Malmantile vuol significare in nostra lingua toscana, una cattiva tovaglia da tavola; e che, chi la sua vita mena fra l’allegria de’ conviti, per lo più si riduce a morire fra gli stenti. Nè è vero ciò, che da altri fu detto, che egli per beffa anagrammaticamente vi nominasse molti gentiluomini, ed altri suoi confidenti: perchè ciò fece egli per mera piacevolezza, con non ordinario gusto di tutti loro, i quali con non poca avidità ascoltando dall’organo di lui le proprie rime, oltre