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xxvi vita di lorenzo lippi

modo goderono di sentirsi leggiadramente percuotere da’ graziosi colpi dell’ingegno suo. Chi vorrà sapere altri accidenti, occorsi nel tempo che il Lippi conduceva quest’opera, legga quanto ha scritto il dottor Paolo Minucci nelle sue eruditissime Note fatte allo stesso Poema, per le quali viene egli, quanto altri immaginar si possa, illustrato ed abbellito.

Non voglio però lasciar di dire in questo luogo, come un solo originale di quest’opera uscì dalla penna del Lippi, messo al pulito, che dopo sua morte restò appresso de’ suoi eredi: ed una accuratissima copia del medesimo, riscontrata con ogni esattezza da esso originale, fu appresso del cavaliere Alessandro Valori, gentiluomo di quelle grandi qualità e doti, di che altrove si è fatta menzione. Questo cavaliere era solito alcune volte fra l’anno di starsene per più giorni in alcuna delle sue ville d’Empoli vecchio, della Lastra, o altra,