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276 malmantile racquistato

101.
Perciò, per un suo cogno1 se ne corre,
E nell’orto lo porta dove è un frutto
C’ha i pomi d’oro, e ne comincia a corre
Durando fin che l’ebbe pieno tutto.
E poichè dentro più non ne può porre,
Sapendo che ’l suo aspetto è molto brutto,
Si lava, ripulisce e raffazzona,
E rimbellisce tutta la persona.
102.
E presa addosso poi quella sua cassa
Ch’è tanto grave ch’ei vi crepa sotto,
Si mette in via, e presto se ne passa
Ov’è la figlia e il flebile raddotto,
Che al suo venire ogni mestizia lassa
Mutando in riso il pianto sì dirotto;
E versa i pomi in mezzo della stanza
Poi si sberretta in termin di creanza.
103.
E dice ch’egli è il padre della sposa,
E che di lui non abbiano spavento;
Perch’egli omai scordato d’ogni cosa,
L’antico sdegno totalmente ha spento.
Anzi, come persona generosa,
Vuol dare agli sponsali il compimento,
Ch’è quello che la sposa abbia la dote,
E che non vadia a marito a man vote.

  1. St. 101. Cogno. Congius; misura. (Nota transclusa da pagina 329)