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settimo cantare 275

98.
Ella soggiunge, ed egli ribadisce:
Ella non cede, ed ei risponde a tuono:
Pur gli acquieta Brunetto, e al fin gli unisce,
Sicchè l’un l’altro chiedesi perdono;
Ma non per questo il lagrimar finisce,
Ch’ognora in casa e fuora e ovunque sono,
Perchè sempre si smoccica e si cola,
Hanno a tenere agli occhi la pezzuola.
99.
Vivono in somma in un continuo pianto;
Piangono i servi e piangon gli animali;
Onde il guazzo per terra è tale e tanto,
Che e’ portan tutti quanti gli stivali.
Ma torniamo a Magorto, che frattanto,
Per saper quel che sia di questi tali
E dove la sua figlia si ritrovi,
Ha fatto al consueto incanti nuovi.
100.
E veduto ch’ell’è tra buona gente
Moglie d’un ricco e nobil baccalare1
E che giammai le può mancar nïente
Perch’ella è in una casa come un mare,
Non vi so dir s’ei gongola e ne sente
Contento grande e gusto singolare;
Di modo ch’ei si pente, affligge e duole
Di quanto ha fatto, e risarcir lo vuole.

  1. St. 100. Baccalare. Uomo di stima. Baccelliere e Licenziato (Nota transclusa da pagina 329)