Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/332

Da Wikisource.
288 malmantile racquistato

5.
Perchè le son tutte cose provate
E vere, che non v'è spina nè osso;
E non si trovan poi sempre le Fate,
Che vengano a levarti il mal da dosso;
Come al Garani, quand'a gambe alzate
Andato era la notte giù nel fosso,
Che, mentre conteggiava colla morte,
Da esse ebbe un favor di quella sorte.
6.
Or questi vuol che pur di lui discorra,
Onde di nuovo a' atti suoi ritorno.
Le ninfe, che 'l vedean batter la borra1,
Tutte li son co' panni caldi attorno;
E già tra loro par che si concorra
Di fargli dare una scaldata in forno;
Ma perchè questo in danno suo risulta,
Dir volle il suo parere anch'ei in consulta.
7.
Che terminò di non farn'altro; ond'esse
Lo feron rivestire a spese loro;
Una camicia nuova una gli messe,
C'ha dal collo e da man trina e lavoro;
L'altra il giubbone, un'altra le brachesse,
Tutto di un ricco e nobil quoio2 d'oro;
Un'altra gli ravvia la capelliera
E gli mette il benduccio3 e la montiera4.

  1. St. 6. Batter la borra. Tremare, battere i denti. (Nota transclusa da pagina 356)
  2. St. 7. Quoio o cuoio d’oro si chiamano certe pelli conciate e dorate. (Nota transclusa da pagina 356)
  3. Benduccio. Striscia di panno lino bianca, che s’appicca pendente alla spalla o alla cintola dei bambìni, perchè si possano con essa nettare il naso. (Minucci.) (Nota transclusa da pagina 356)
  4. Montiera. Sorta di berrettino, in forma di piccol cappello, con mezza piega. (Nota transclusa da pagina 356)