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vita di lorenzo lippi xxix

fatte per commissione della gloriosa memoria del serenissimo cardinale Leopoldo, acciocchè meglio si intendano fuori di Toscana alcune parole, detti, frasi, e proverbi, che si trovano in essa, poco intesi altrove che in Firenze.

Non voglio per ultimo lasciar di notare, quanto fu solito raccontare l’abate canonico Lorenzo Panciatichi, cavaliere di quella erudizione che a tutti è nota: e fu, che con occasione di aver con altri cavalieri viaggiato a Parigi, fu ad inchinarsi alla maestà del Re, il quale lo ricevè con queste formali parole: Signore abate, io stavo leggendo il vostro grazioso Malmantile: e raccontava pure l’abate stesso, che la maestà del Re d’Inghilterra fu un giorno trovato con una mano posta sopra una copia di questo libro, che era sopra una tavola: e tutto ciò seguì molti anni prima, ch’e’ fosse dal Minucci dato alle stampe.

Tornando ora a parlare di pitture, molte furono le opere, che fece il Lippi;