Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/383

Da Wikisource.

Nono cantare 339

32.
Maso di Coccio a questo e quel comanda,
Ed all’un danne e a un altro ne promette;
La compagnia1 del Furba innanzi manda;
Che resti a’ fianchi a Batiston commette,
Con Pippo, il quale sta dall’altra banda.
Ma egli in retroguardia poi si mette;
E mentr’ognun s’avanza a gloria intento,
Ei siede a gambe larghe e si fa vento.
33.
Amostante all’incontro un nuovo Marte
Sempra fra tutti avanti alla testata;
Lo segue Paol Corbi da una parte,
E da quell’altra Egeno alla fiancata.
Vengonsi intanto a mescolar le carte2
E vien spade e baston per ogni armata;
E chi dà in picche e a giuocar non è lesto,
Vi perde la figura e fa del resto3.
34.
Vedendo i terrazzan che stanno in fiori4,
Che il nimico dà spade e giuoca ardito,
Per non far5 monte in su’ matton, da’ cuori
Ritiransi6 e non tengon più l’invito;
Ma speran ben, mostrando a’ giuocatori
Denari e coppe, indurgli a far partito;
Perciò nel campo un saggio ambasciadore
Spediscon, che parlò in questo tenore:

  1. St. 32. La compagnia ecc. Vedi c. III, 57. (Nota transclusa da pagina 398)
  2. St. 33. Mescolar le carte ecc. Vedi c. VIII, 61. (Nota transclusa da pagina 398)
  3. Fa del resto. Muore. (Nota transclusa da pagina 398)
  4. St. 34. In fiori. In gioia. (Nota transclusa da pagina 398)
  5. Per non far ecc. Per non coprire il terreno di morti. (Nota transclusa da pagina 398)
  6. Ritiransi da’ cuori. Lascian l’ardire. (Nota transclusa da pagina 398)