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338 malmantile racquistato

29.
Avviene a lor nè più nè meno un iota
Com’a’ fanciulli, quando per la via
Fan la tura al rigagnol colla mota,
E l’acqua ne comincia a portar via;
Che mentre assodan quivi ov’ella è vota,
Essa distende altrove la corsia;
E se riparan là, più qua fracassa,
Talch’ella rompe e a lor dispetto passa.
30.
Già tutti son di sopr’alla muraglia
Che la circonda un lungo terrapieno;
Già si fiorisce in sì crudel battaglia
Di sanguinacci la gran madre il seno;
Celidora a due man ferisce e taglia,
Che nè anche un villan che seghi il fieno,
Tanti fil d’erba col falcion ricide,
Quant’uomini costei squarta ed uccide.
31.
Il principe d’Ugnano ed Amostante
Da toccatori1 fan col brandistocco2,
Perocchè della morte almen cessante3,
Se non prigion, si fa chi è da lor tocco.
All’incontro ritrovasi Sperante
Che fa, menando la sua pala, il fiocco4:
E se già le sustanze ha dissipate,
Or manda male gli uomini a palate.

  1. St. 31. Toccatori. Vedi c. II, 60; e VI, 44. (Nota transclusa da pagina 398)
  2. Brandistocco. Arme in asta simile alla picca. (Nota transclusa da pagina 398)
  3. Si fa cessante, se non prigione, della morte. Se non muore, manca poco. Cessante è il debitore contro cui si possa immediatamente fare esecuzione. Usa questa frase per continuare la metafora dei Toccatori. (Nota transclusa da pagina 398)
  4. Fare Il Fiocco. Fioccar colpi. (Nota transclusa da pagina 398)