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346 malmantile racquistato

53.
Un gobbo suo compagno, un tal delfino1
Ch’alle borse, piuttosto che nel mare
Tempesta induce, prese un violino
Che sonando parea pien di zanzare.
Intanto un ben dipinto mestolino
Si porge in mano a quei c’ha da invitare2;
E l’Ugnanese, al quale il ballo tocca,
Sciorina3 a Bertinella in sulle nocca.
54.
È grave il colpo e giugne in modo tale,
Che quanto piglia tanta pelle sbuccia;
La donna, benchè sentasi far male,
Senz’alterarsi in burla se la succia.
Non vuol parer, ma in sè l’ha poi per male;
E dice l’orazion4 della bertuccia:
Sorride, ma nel fin par che riesca
In un rider piuttosto alla tedesca5.
55.
Al duca veramente pare strano
Ch’ell’abbia a far sì grande storcimento,
Perchè gli par d’averle dato piano,
Anzi d’averla tocca a malo stento;
Ma quando sanguinar vedde la mano,
Io mi disdico, disse, e me ne pento;
Finalmente io ho il diavol nelle braccia,
E sono e sarò sempre una bestiaccia.

  1. St. 53. Il Delfino, pesce che pare gobbo, induce, vale a dire, indica le tempeste. Questo gobbo, sonator di violino, fu un tal Trafedi, nano di corte, astutissimo giocatore. (Nota transclusa da pagina 400)
  2. Ha da invitare a ballare. (Nota transclusa da pagina 400)
  3. Sciorina. Batte gagliardamente. (Nota transclusa da pagina 400)
  4. St. 54. Dice l’orazion ecc. Brontola. (Nota transclusa da pagina 400)
  5. Riso alla tedesca. Il Minucci spiega: Ridere in tedesco si dice lachen lachen ionadatticamente può significare lacrimare. (Nota transclusa da pagina 400)