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360 malmantile racquistato

8.
Infastidita poi da tanti e strani
Suoi mulinelli, sorge dalla paglia:
E data una scossetta come i cani,
La lancia chiede, brando, piastra e maglia,
Perchè il nimico all’alba de’ tafani1
Vuol trucidare in singolar battaglia;
Ed a fargli servizio e più che vezzi,
Vuol che gli orecchi sieno i maggior pezzi.
9.
Dimostra cuore intrepido e sicuro,
E spaccia2 il Baiardino e il Rodomonte;
Chi la stringesse poi fra l’uscio e il muro,
Pagherebbe qualcosa a farne monte3;
Ma tutto questo finge e in sè tien duro,
Fa faccia tosta e va con lieta fronte,
Sperando ognor che venga un accidente
Ch’e’ non se n’abbia a far poi più niente.
10.
Spada e lancia frattanto un servo appresta;
Col petto a botta4 in man l’altro galoppa,
Un altro l’elmo da coprir la testa,
Da difender, un altro, e braccia e groppa:
Di che coperta in ricca sopravvesta,
Par un pulcin rinvolto nella stoppa;
Ed allestita in sul cantar del gallo,
Altro quivi non resta che il cavallo.

  1. St. 8 L'alba de' tafani. Di là da mezzogiorno. (Nota transclusa da pagina 421)
  2. St. 9 E spaccia. ecc. E fa il bravo. Qui, piuttosto che al cavallo di Orlando, pare che alluda ad un Baiardo, valoroso militare, di cui parla anche il Varchi. (Nota transclusa da pagina 421)
  3. Farne monte. Mandare a monte il duello con Calagrillo. (Nota transclusa da pagina 421)
  4. St. 10 Petto a botta. Armatura del petto da parar le botte. (Nota transclusa da pagina 421)