32. Prima che tra costoro altro ci nasca
E che la rabbia affatto entri fra’ cani,
E’ mi convien saltar di palo in frasca,
E ripigliar la storia del Garani
Ch’è dietro a far che ’l Tura ci rinasca;
Acciò tornato poi come i cristiani,
Ad onta della strega ogni mattina
Ritorni a visitar la Regolina1. 33. Paride giunto in mezzo a’ casolari,
Ove messer Morfeo a un tempo solo
Fa dir di sì2 a molti in Pian Giullari3,
Strepitando, fuggir lo fece a volo,
Sì ch’ognun desto vanne a’ suoi affari,
Ed ei che star non vuol quivi a piuolo4
Anzi dare al negozio spedizione,
Dimanda di quel lupo informazione. 34. Un gran villano, un uom d’età matura,
De’ quarantotti5 lì di quel contado,
Che perchè ei non ha troppa sessitura6
Ed è presontuoso al quinto grado,
Innanzi se gli fece a dirittura,
E con certi suoi inchin da Fraccurrado7:
Benvenga, disse, vostra signoria,
E le buone calende il ciel vi dia.
↑St. 32. La Regolina, detta così da regolina specie di focaccia, era una bottega che stava aperta in tempo di quaresima, e vi si vendevano frittelle, tortelli, e cose simili. Questa bottega è sempre nel Lungarno presso al ponte Vecchio; ma non so che la chiamino Regolina. (Nota transclusa da pagina 424)
↑St. 33. Dir di sì. Descrive la mossa di chi si addormenta senza appoggiare il capo. (Nota transclusa da pagina 424)
↑Pian Giullari, o di Giullari, è un borghetto vicino a Firenze. Per Pian Giullari anticamente s’intendeva il letto. (Nota transclusa da pagina 424)
↑Stare a piuolo. Stare in disagio aspettando. (Nota transclusa da pagina 424)
↑St. 34. Il quarantotto in Firenze era la dignità senatoria. (Nota transclusa da pagina 424)
↑Sessitura. Considerazione, riguardo, giudizio. Propriamente è una piegatura che si fa da piè alle vesti per allungarle al bisogno. (Nota transclusa da pagina 424)
↑Fraccurrado. Fantoccio, burattino. (Nota transclusa da pagina 424)
