Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/81

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note al primo cantare 37

eletto capo di dette truppe, e divenne ricco, siccome gli aveva promesso la Fata. E di questo intende il Poeta, volendo mostrare, che Celidora era divenuta brava, quanto questo Ammazzasette, il quale non fece maggior bravura, che ammazzar quelle sette mosche: siccome nè anche Celidora non fece maggior bravura, che affettar quei cavoli, che vedremo nella St. 29 e seguente. (Minucci.)

St. 28. La Marfisa di nuovo ecc. Questa novella Marfisa. Vedi l’Ariosto. — Esce affatto fuor del seminato, Perde il senno del tutto. — Taglia com’ei cuce. Tanto è buono a tagliare, quant’e’ sarebbe a cucire. — Morire un disperato. Dicesi delle armi arrugginite, che farebbero morir disperato per lo dolore uno che ne fosse ferito.

St. 29. La sua opinione. Vuol sempre aver ragione. — Quasi franchi l’opra. Quasi possa liberar dalle spese del litigare sè stessa e la parte avversa. — Sciopra quasi da exoperare. Chi mi dà una bega, una quistione, mi leva da un’altra, tante io ne ho. — Tanti che ecc. Un grandissimo numero. Un montambanco a chi comperava un suo contravveleno regalava la pietra di San Paolo, purch’e’ si fosse chiamato Paolo. Moltissimi affermarono d’aver questo nome; onde il cerretano: Oh quanti Paoli! e i rimasti senza la pietra: Oh beati Pavoli.