Pagina:Liriche di Sergio Corazzini, Napoli, Ricciardi, 1935.djvu/104

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SAN SABA



Forse, Antonello, nostra sora Morte,
da la qual nullo uomo può scampare,
udendo quel tuo dolce sospirare
piana venne a le nostre anime assorte,

poi che vedemmo le tre chiuse porte
ove i beati stannosi a pregare
ei mendichi non osano levare
occhi, in temenza della buona sorte?

Forse, Antonello, se desio di vita.
ci crebbe l’ora delle prime stelle
e un di piccoli orti vanimento

sì rassegnati al trasfiguramento
che le ingenue anime sorelle
non pensaronsi aver la via smarrita.