Pagina:Liriche di Sergio Corazzini, Napoli, Ricciardi, 1935.djvu/51

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A CARLO SIMONESCHI



Carlo, malinconia
m’ha preso forte, sono
perduto; così sia.

Carlo, un giorno ch’io sia
più tenero, più buono,
più docile al perdono,
che in un lungo abbandono
ancora ignoto io dia,
malinconico dono,
tutta l’anima mia,
quel giorno, amico, prono
mi vedrai nella via
morto di nostalgia
e di malinconia.

Poi che, Carlo, ben sono
perduto, così sia,