Pagina:Liriche di Sergio Corazzini, Napoli, Ricciardi, 1935.djvu/70

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LA FINESTRA APERTA SUL MARE


Non rammento. Io la vidi
aperta sul mare,
come un occhio a guardare,
coronata di nidi.
Ma non so nè dove, nè quando,
mi apparve: tenebrosa
come il cuore di un usuraio,
canora come l’anima
di un fanciullo, era
la finestra di una torre in mezzo al mare, desolata
terribile nel crepuscolo,
spaventosa nella notte,
triste cancellatura
nella chiarità dell’alba,

Le antichissime sale morivano
di noia: solamente l’eco delle gavotte,
ballate in tempi lontani
da piccole folli signore incipriate,
le confortava un poco.