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Il Sistema solare. 119

Mercurio è opaco, e splende per luce solare che la sua superficie riflette, ed esso riceve dal Sole una luce sette volte circa più intensa di quella che riceve la Terra. Brilla quindi di vivissima luce, e per essa, in certe epoche ed in circostanze d’atmosfera favorevoli, l’occhio nudo riesce a rintracciarlo e vederlo per qualche tempo, o appena dopo il tramonto o poco prima del levar del Sole. Coi cannocchiali moderni si riesce ad osservarlo con successo nella piena luce del giorno, in presenza del Sole sempre ad esso vicino, attraverso all’atmosfera terrestre potentemente illuminala.

126. Intorno alla costituzione fisica di Mercurio poco si sa, e quel poco dipende in gran parte da osservazioni fatte in questi ultimi anni a Milano dall’illustre astronomo italiano G. Schiaparelli.

127. È probabilissimo che attorno a Mercurio, cosi come attorno alla Terra, esista un’atmosfera.

La presenza di un’atmosfera in Mercurio fu già da tempo congetturata, ma solo le osservazioni recenti riescirono a dare di essa indizii più sicuri ed evidenti. Non si può ancora affermare con certezza che essa esista, ma la probabilità che esista è così grande, che poco dalla certezza si discosta.

128. La superficie di Mercurio è sparsa di macchie oscure (fig 29 bis), delle quali le forme sono permanenti, e delle quali permanente è pure la disposizione reciproca. Sono difficilissime ad essere osservate, e non riescono sempre ugualmente manifeste, divenendo esse talvolta più intense tale altra più pallide, l’una o l’altra divenendo per qualche tempo perfino invisibile affatto.

La permanenza di forma e di reciproca disposizione dimostra che queste macchie oscure appartengono alla superficie o al suolo del pianeta, che esse ne sono configurazioni stabili, così come