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Le Stelle. 201


§ V.

Le stelle variabili.

214. In cielo a partire dalla fine del secolo decimosesto si sono andate osservando stelle che passano successivamente per diversi gradi di intensità luminosa, ed alle quali si diede l’appellativo di variabili. Desse, a seconda delle oscillazioni della loro luce, si dividono ora in parecchie classi.

215. La prima classe di variabili è quella delle stelle nuove; di esse or ora si trattò abbastanza a lungo nel paragrafo precedente.

216. La seconda classe di variabili, la più numerosa, abbraccia le stelle che passano da uno splendore massimo ad uno minimo in un periodo oscillante fra sei mesi e due anni; presentano differenze di splendore grandi; non tutti i massimi e i minimi di luce per i quali passano sono uguali fra loro; non sempre la durata del loro periodo è costante.

Caratteristica di questa classe è la stella ο della Balena (Mira Ceti), la quale nel suo massimo splendore è di seconda grandezza, nel minimo è per lo più invisibile anche con buoni telescopi, ed ha un periodo di 331 giorni.

217. Nella terza classe di variabili stanno alcune stelle il cui splendore è soggetto a lievi mutazioni in apparenza irregolari; tali sono ad esempio le stelle alfa di Orione e alfa di Cassiopea.

218. Vi sono stelle, quali beta della Lira e delta di Cefeo, che cambiano continuamente; nel corso di pochi giorni talune nel corso di poche ore, di