Pagina:Lopez De Hoyos - Relatione della morte, et esequie del serenissimo principe Carlo, figliuolo del catolico re Filippo II re di Spagna et c., 1569.djvu/41

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ninno Jatpiu minime officiai’Si tutele officine infine a l lorcjton e rimalo l?nv* a... j,.». ^» * V V. T ^7 V u Jl lcl€m U SiW amente afjcfrnan: f^WoJ^dU^nfi^frtkndt JtgranJiffwiua* luta. Serio che aiutarono molto i Te [lamentarì 3 & come m U^ r [ diJua^4ltexza 3 cbcfurono Vlllujlrifsìmoy e Reue rcndifsimo C ardmahil Principe Ruiaomcz Mavvior* domo maggiore difuaMìtezza,LuigiQuijfda(jaualle rezzo maggiore^tl[opradettoPadre Frate Dietro di Cbtaues fuo Confejfore.M ìguaìifua Altezza racco mandoJtrettamente il trattamento e fattore dc’fuoi [ernie tori. Et cofi loro con ogni fedeltà^ amore procaccia’ tono fiche tutta la Corte diJìta Mitezza foff rifpcttata v & accommodatacon tanta magnificenzaJCome fila Metto [tagli ha fatto v Et per nioflrar intutto la fila grandezza li animo, ^ H - c g al g r atitudine 3 commiJè Erettamente al Principe Ruigomez di Situa, ztr al Padre Mfuo Con femore. cherapprefentaffero afua Maejlàil molto 3, che eoli era oMigato aJueliifi, Cauallieri,cbe per comandamento di Jua Maeftal baueuanoferuito nel fioreremo,dicendo, ebefe egli foffe mfiutogli haurtbbe fatte molte aratie^fbecofifipplicafiroafuaMaenidafua pane,che «oJ’fiè,premiami buon fermtio,cbe da loro baueua ri, ceunto. Et ancora che conjuefio dfcorfo babbiamo fot ta alcuna dìgrefiione,noni fiato finza alcuna confiderà-, tiene,per parermijbe conguefio rmàfodisfatto Vanirne del