Pagina:Lorenzo Mascheroni - Poesie edite ed inedite, Pavia, 1823.djvu/66

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     Estrania terra sotto stelle ignote,
     E in Europea prigion bevere a stento
     515Brevi del sol per lo spiraglio i rai.
     E ancor chi sa che in suo linguaggio i germi
     Compagni, di quell’ora non avvisi
     Che il sol da noi fuggendo, a la lor patria,
     A la Spagna novella il giorno porta?
     520Noi pur noi, Lesbia, a la magione invita...

Ma che non può su gl’ingannati sensi
     Desir, che segga de la mente in cima
     Non era io teco? A te fean pur corona
     Gl’illustri amici. A te salubri piante,
     525E belve, e pesci, e augei, marmi, metalli
     Ne’ palladj ricinti iva io mostrando.
     Certo guidar tuoi passi a me parea;
     Certo udii le parole:, e tu di Brembo
     Oimè lungo la riva anco ti stai.