Pagina:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.1, Laterza, 1913.djvu/107

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101 ii - comento sopra alcuni de’ suoi sonetti

ancora questa della privazione degli occhi amati, ha pregato soccorso de’ pensieri contro questo male, avendo messo la imagine della cosa amata drento al cuore, che la rappresenta a’ pensieri, quando ne sono privati gli occhi. Pose adunque Amore nel mio cuore, secondo la sua usanza, la bella imagine della donna mia, grazia o virtú che fusse nel cuor mio, cioè per una particulare grazia d’amore verso di lui, che lo fe’ degno di sí degna imagine, o per virtú, essendo giá fatto gentile. Quando venne questa imagine nel cuore, spense e scacciò da lui tutte l’altre impressioni che per qualunque desire fussino nel cuor mio, e solo vi rimanesse la bella imagine della mia donna. In quel giorno che io composi il presente sonetto, avevo con assai passi e tempo cerco di vedere gli occhi della donna mia, e certamente invano, perché mai ebbi grazia di vederli quel dí. Cercavo adunque, con le mie lacrimose luci, le luci che avevo perdute, cioè gli occhi della donna mia, i quali non potevo trovare; di che certamente intollerabile tormento sentivo. Ma, non sendo possibile che altrimenti fussi, ricorsi a quell’unico rimedio che mi aveva concesso Amore; e, lasciato il cercare cogli occhi la donna mia, rifuggii al cercarne col pensiero, al quale domandai la salute mia, cioè che lui almeno mi mostrassi la mia donna, perché in potenza sua era il mostrarmela, non si ascondendo ella giammai da lui, perché il pensiero la vede sempre. Furono esauditi i miei prieghi benignamente dal pensiero, e subito mi mostrò la donna mia sola, ed in mezzo del cuore non erano altri pensieri, come dicemo disopra: ma non vi potevano essere, perché, essendo il mezzo del cuore fondamento de’ pensieri, come il centro fondamento della terra e di tutto il mondo, non si poteva fondare pensiero alcuno se non nella donna mia, e tutti gli altri che avessi fatto il cuore, se pure avessi potuto, sarebbono suti come sono tutte le cose sanza fondamento. Era adunque madonna in mezzo del cuore ed intorno a lei erano tutti i desidèri miei, che per questo si verifica che né li pensieri pensavono ad altro, né ’l desiderio appetiva altre cose. E naturalmente il luogo e fonte de’ desidèri è il cuore per la concupiscibile, che è virtú e potenzia del cuore.