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136 xii - rime spirituali

iv


     Bene ará duro core
quel che non segue Gesú Salvatore.
     Ben ará il cor perverso,
bene ará se medesimo in dispetto,
chi non sará converso
ove ci chiama Gesú benedetto.
Dice: — Vien’, ch’io t’aspetto,
ché muoio per salvarti, o peccatore. —
     Non vuol la sua salute
chi non si muove a sí benigna voce;
non ha grazia o virtute
chi non pensa all’amor, che ’l pose in croce;
molto a se stesso nuoce
chi non contempla quanto è il suo amore.
     Cieco, se tu non mire,
o peccatore, il tuo eterno bene!
Perso hai in tutto l’udire,
se tu non senti la voce, che viene
sol per trarti di pene,
se tu vorrai por fine a tanto errore.
     Chi sanza te t’ha fatto,
sanza te stesso non ti vuol salvare;
se tu non ti se’ astratto
dalla tua morte, non ti puoi scusare;
se te non vuoi amare,
tua fia la colpa, e tuo il danno e ’l dolore.
     Deh! rivolgiti a lui,
che ti contenterá de’ beni eterni;
tuo non se’, ma d’altrui,
se tu permetti ch’altri ti governi;
poco a lungo discerni,
se non contempli chi è il tuo Signore.