Pagina:Luchini - Il problema dei diritti della donna, Sansoni, Firenze, 1877.djvu/31

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francia e inghilterra 17

l’Arcadia; vi fu inondazione di Amarillidi, di Doridi e di Nici in mezzo a un monte di sciocchezze senza senso comune. L’amore e la donna erano eterno soggetto di queste frivolezze destinate a rimpiccinire l’amore e la donna. Il costume pareva si allontanasse sempre più dall’ideale generoso dei grandi pensatori e dei poeti. In tutte queste evoluzioni la legislazione non andò di pari passo. I giureconsulti furono per lungo tempo i più fieri ed anche, mi si conceda, i più sguaiati avversarii delle donne1. Sebbene ispirati, nel Mezzodì d’Europa almeno, dal diritto romano, non seguirono le innovazioni di Giustiniano che reputarono legislatore effemmi- nato, e, piùche dalla sapienza del diritto, ispirato dal fascino e dalle tendenze della mima che prese per moglie. Le tradizioni feudali furono più forti, e se dalla civiltà germanica presero i giurecosulti i privilegi feudali, nulla accettarono dello spirito della famiglia germanica primitiva.


Luchini. — Il problema dei diritti della donna. 2
  1. Il Gide (pag. 520) riporta da un autore francese del secolo xvi citato anche dal Laboulaye, da C. F. Gabba e da altri autori, nove capi d’accusa che i giuristi portavano contro le donne. Cito anch’io 1’autore nel suo bizzarro e antiquato francese : « Premièrement une femme, de sa propre nature procure son dommage, comme il est écrit dans la loj. (4 C. de spons). — Secondement, les femmes de leur propre nature si sont très-avares ( C. de don. ant. nupti. ). — Tiercement, leurs volontés si sont très soudaines. ( C. de inof test. ) — Quartement, femmes de leur propre volonté sont mauvaises (D. de off. proc., et leg.). — Quintement, elles sont jongleresses de leur propre nature : L. 1. D. De post, qui parie d’une femme, laquelle était appelée Calphurnia, à laquelle la babillée pourroit assez étre comparée. De rechief, femmes sont reputées d’étre fausses, et pourtant selon droit-civii une femme pent ne pas étre recue en temoin au testament. (Inst, de Test., § Testes). — De rechief, une femme fait toujours le contraire de ce qu’ on lui commande