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CANTO DECIMOTERZO
Vestitevi di rose, aride arene
Del Colossèo! Se a fecondarvi, indarno
Scorse a fiumi su voi degli ostinati
Martiri primi e delle belve il sangue,
5Valga a farvi fiorir la díuturna
Prece di Pio: l’augusto veglio è padre
D’ogni portento, e tutto può. L’han chiuso,
Qual recidivo malfattor, nei templi
Transteverini; e com’è ver, che al cenno
10Del suo divo pensier struggesi in pianto
La sacra effigie di Maria, dai ceppi
Egli uscirà vittorioso e forte,
E di vergini gigli incoronato
Ascenderà securamente al cielo.
15Or, mentre aspetta il sacro giorno, e invano
Giacciongli al piè l’anàtema e la scure,
Volga ad altr’opre il non fallibil petto
Egli che, fabro di virginee madri,
I dolci nati delle madri uccide
20Con serafico ingegno. Un improvviso
April fiorisca il Colossèo; discende
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