610Acciò quindi vicin l’aspre percosse
Meglio del telo suo limiti al segno?
In oltre ond’è, che in mar gli avventa, e l’acque
Travaglia, e ’l molle gorgo, e i campi ondosi?
E s’ei vuol, che del fulmine cadente 615Schivin gli uomini i colpi, a che no ’l vibra
Tal che tra via si scerna? E s’improvviso
Vuol co ’l foco atterrarne, e perchè tuona
Sempre da quella parte, onde schivarsi
Possa? E perchè di tenebroso e denso 620Manto innanzi ’l ciel copre, e freme, e mugge?
Forse creder potrai, ch’egli l’avventi
Insieme in molte parti? O forse stolto
Ardirai di negar, ch’unqua avvenisse
Che potesse più fulmini ad un tratto 625Dal cielo in terra ruinar? Ma spesso
Avviene; e benchè spesso avvenga, è d’uopo,
Che siccome le piogge in molte parti
Caggion del nostro mondo, anche in tal guisa
Caschin molte saette a un tempo stesso. 630Al fin, perchè degli almi numi i santi
Templi, e l’egregie lor sedi beate
Crolla con fulmin violento, e frange
Spesso le statue degli Dei costrutte
Da man dedalea, e con percossa orrenda 635Toglie all’immagin sue l’antico onore?
E perchè tanto spesso i luoghi eccelsi