Possano; e per qual causa, e da qual forza 1150Sian rotati i lor globi; ed in qual modo
Soglian mancar per l’eclissato lume,
E la terra coprir d’ombre improvvise,
Allor che quasi i proprj lumi han chiusi;
E come poi con isvelata faccia 1155Tornano ad illustrar l’aure tranquille,
E di candida luce empiano il tutto:
Or di novo mi volgo al nascimento
Del mondo, e della terra al molle dorso,
Ed a ciò, che alla luce aurea del giorno 1160Nel primiero suo parto ergere osasse,
E commetter de’ venti al soffio incerto.
Pria le specie dell’erbe, e il verde onore
La terra germinò: florido il prato
Di color di smeraldo a i colli intorno 1165Rifulse, e in tutti i campi: a varie piante
Quindi concesso fu d’ergersi a gara
Per l’aere a lente briglie; e come in prima
Nel corpo de’ quadrupedi animali
Si creano, e nelle membra degli augelli 1170Le piume, i velli, il duro pelo, e il molle;
Tal dalla nuova terra erbe, e virgulti
Sorsero in prima; e poi create in varie
Guise fur d’animai specie diverse.
Posciacchè nè dal ciel cadder, nè fuori 1175Delle salse lagune usciro in secco