Che il cinger con le reti, e con le grida,
E co’ bracchi, e co’ veltri, e co’ mastini 1855Destar le selve. Or che che sia di questo,
Per qualunque ragion la fiamma edace
Fin dall’ime radici in suon tremendo
Divorasse le selve, e il suolo ardesse;
Dalle fervide vene entro i più cavi 1860Luoghi del monte un convenevol rio
Scorrea di puro argento, e di fin oro,
E di piombo, e di rame, che rappreso
Poscia al suolo splendea d’un vivo, e chiaro
Lume, e d’un liscio, e nitido lepore, 1865Dalla cui dolce vista affascinati
Gli uomini ’l si prendean: quindi veggendo,
Ch’egli in se ritenea la forma stessa
Ch’avean le cave pozze, onde fu tratto,
Tosto allor s’accorgean, che trasformarsi 1870Liquefatto dal fuoco in ogni forma
Potea di cose; e quanto altrui piacesse
Co ’l batterlo, e limarlo, ed arrotarlo,
Tirarsi in punte acute, ed in sottili
Tagli, onde poscia di saette armarsi 1875Potessero, e tagliar piante silvestri,
E spianar la materia, e rimondare
Le travi, e gli altri necessarj arredi
Per uso delle fabbriche, e pulirli
Anco, e forarli, e conficcarli insieme.