La sicura quiete, e che dell’alma
Si fuggìo la natura, e della mente; 315E nulla dal suo corpo esser limato
Veder potrai nella figura esterna,
Nulla nel peso: ogni altra cosa intatta
Ne conserva la morte, eccetto il senso
Vitale, e ’l vapor caldo. Adunque è forza, 320Che di semi assai piccioli contesta
Sia tutta l’alma per l’interne viscere,
Per le vene, e pe’ muscoli, e pe’ nervi.
Poichè quantunqu’ella s’involi affatto
Dal corpo, non per tanto illesa resta 325D’intorno a lui la superficie esterna;
Nè pur gli manca del suo peso un pelo:
Qual se dal vino, o dal soave unguento
Sfuma lo spirto, e si dissolve in aura;
O d’altro corpo si dilegua il succo, 330Che non sembra però punto minore
O di mole, o di peso; e ciò succede
Sol perchè molti piccioli, e minuti
Semi i succhi compongono, e l’odore
Comparton delle cose a tutto il corpo. 335Dunque voglia, o non voglia, è pur mestiero,
Che l’essenza dell’animo, e dell’alma
Si confessi da te fatta di semi
Piccioli assai; mentre in fuggir dal corpo
Della sua gravità nulla non toglie,