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Pagina:Luigi Barzini. Sotto la tenda.djvu/21

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QUELLE CARTE GEOGRAFICHE!


II Marocco non possiede strade, sia pure sferrate. Ciò contribuisce a mantenere il paese allo stato selvaggio, poichè la Civiltà per camminare ha bisogno principalmente di strade. Essa non valica sentieri da capre, non passa fra roveti e brughiere, non attraversa pantani a guado, non va nè a piedi, nè a cavallo. La Civiltà non può veramente progredire che sulle ruote. La Civiltà, anzi, non è che un turbinare di ruote, ruote che corrono e ruote che girano sul posto e trasmettono i loro giri ad altre ruote, ruote che lavorano, che creano, che misurano il tempo, che servono l’uomo in mille modi in un tumultuare vorticoso, tremendo, incessante. Il Marocco non ha ancora scoperto la sua prima ruota — o l’ha dimenticata.

Mancano dunque le gambe al Progresso. Gli eventi non hanno ancora spinto il genio marocchino all’invenzione del carro, che è l’applicazione primitiva della ruota. Non oso esporre le profonde considerazioni che suscita fra gli eruditi questo problema: se qui manchino veicoli perchè non ci sono strade, o se manchino strade perchè non ci sono veicoli. Certo è che le due mancanze sono egualmente deplorevoli, considerando i danni che esse arrecano agl’interessi del