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Pagina:Luigi Barzini. Sotto la tenda.djvu/61

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come una frana di marmo. Sotto alla città luccicavano le acque del fiume Lukkus, che si fa pigro e tortuoso verso alla foce quasi per ritardare la sua fine. Ad oriente la pianura d’Alkazar, uno sfondo luminoso velato di azzurro.

Laraishe, Lukkus, Alkazar, tutti questi sono nomi sbagliati; rappresentano una pietosa imitazione delle parole arabe. Laraishe, che i francesi dicono Larache, si chiama in realtà El Araish, e significa il giardino di piacere Il Lukkus si chiama Waad (fiume) El-Kus. Alkazar si chiama El-Ksar, cioè il Castello ed ha l’appellativo di El-Kebir, ossia " il grande Sono gli spagnuoli che ci hanno regalato questa nomenclatura storpiata, che ha fatto di Fas Fez, di Marrakesh Marocco, di Meknes Mequinez, e della quale un esempio tipico è nelle parole Waad el-Kebir "il fiume grande, trasformate nel nome Guadalquivir. Del resto, se gli spagnuoli nei sette secoli di dominazione araba avessero imparato l’arabo, a quest’ora sarebbero maomettani, porterebbero il turbante, e l’Europa avrebbe probabilmente un’altra forma; sopportiamo e rispettiamo dunque questi sacri spropositi che hanno avuto tanta influenza sui destini dei popoli.

Ma io tenevo a restaurare il nome arabo di El-Araish per il suo poetico significato, il quale sembra confermare una tradizione abbastanza diffusa. Secondo questa tradizione, il